Il
di Filippo Briguglio
Che cosa è “Parentesi”?
È una rivista di politica, economia, cultura, attualità, è un periodico che esce in edicola ogni due mesi. In più è una rivista che dichiara immediatamente le proprie intenzioni, cioè “un modo nuovo di fare cultura”. Detto questo, potremmo anche fermarci qua. Perché il modo migliore per conoscere un giornale è guardarlo, sfogliarlo, leggerlo. Andando in qualsiasi edicola e comprandolo, oppure abbonandosi. Ma qualcosa di più, per potere capire meglio Parentesi, si può dire sulla sua storia, sulla sua realtà presente, sui suoi progetti. Poche informazioni per capire meglio la rivista e, cosi, poterla meglio leggere. Parentesi è un periodico giovane. Ha infatti da poco compiuto solo cinque anni. È il fiore all’occhiello dell’omonima Associazione Culturale, – che e l’editrice stessa della testata -, anche se e soltanto uno dei suoi momenti. L’Associazione e infatti apartitica e senza fini di lucro, ha per finalità solo la promozione di iniziative culturali, l’organizzazione di conferenze, tavole rotonde, seminari, convegni, manifestazioni e mostre e la promozione di studi per la pubblicazione di monografie atte alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale del messinese e tanto altro.
L’Associazione Culturale “Parentesi” è stata fondata alla fine del 1988, a Messina presso lo studio notarile del dott. Nino Arrigo. I soci fondatori sono amici con i quali abbiamo in comune il desiderio e il bisogno di fare “cultura” aldilà degli stereotipi della “carta stampata-più o meno nota e sponsorizzata, Assieme abbiamo dato vita alla “rivista” sentendo forte l’esigenza di integrarci nel mondo dell’informazione così,- così come per inciso, in maniera elegante e soffice, viene scritto su “L’ORA del 13/8/90” – di aprire una “parentesi” nel mondo della carta stampata non per sostituirsi ma per entrare dentro la notizia, per rivalutare, attraverso questi interventi, aspetti, personaggi, luoghi misconosciuti o a volte del tutto dimenticati, aprire dossier, attraverso indagini, motivati esclusivamente da uno spirito di servizio e di denunzia Ma da cosa nasce questo desiderio di aggregazione? Ed in che cosa consiste, poi, nella realtà? Aggregarsi di solito è facile, nella economia pratici se da ciò se ne ricava un utile, cosi come e stato sempre. Però c’è anche un’altra faccia della medaglia: quella vera e purtroppo sommersa, cioè quella che nasce dal bisogno di mettere assieme le proprie risorse, con lo scopo di fare quadrato intorno ad interessi ideali e non solo ludici. Questo ha voluto Parentesi all’inizio, e continua tutt’ora a volere, anche se il compito è estremamente difficile -.
La piccola editoria, infatti, è penalizzata e risente fortemente dell’emarginazione determinata dall’accaparramento, a tutti i livelli, della grossa editoria, e dell’indifferenza delle istituzioni. E allora come si sostiene Parentesi? Innanzitutto con la “passionacela” di chi vi scrive e tra questi molti tra i più sensibili giornalisti e illustri insegnanti e vari operatori culturali, sorretti da questo modo nuovo di fare cultura, quella che si sente e che si tocca, senza condizionamento alcuno di spazio e di idee. E se e vero che il quadro della democrazia di un paese si valuta soprattutto dalla libertà e dalla varietà della sua stampa, se è vero che il pluralismo ha bisogno di voci libere per essere tale, ecco perché è giusto sostenere “Parentesi”.
Se, infatti, per caso dovessero scomparire questi valori dal mondo dell’editoria, vi sarebbe un impoverimento per lutti quelli che credono nella cultura e nella democrazia che ha bisogno di voci disinteressate, attente sì alle esigenze del progresso, ma che nello stesso tempo si riconoscano nelle tradizioni popolari. E così tra il vecchio e il nuovo, tra il presente e la speranza di un futuro migliore si muove la nostra continua ricerca speculativa, umana, esistenziale. Ed è con voce diversa, con contributi unici ed indispensabili, con occhio critico che ci muoviamo per scegliere i tempi, le qualità, lo stile valido per i nostri lettori.
Il periodico è una rivista riccamente illustrata su carta patinata. Gli inserti spaziano dai problemi della scuola a quelli musicali, dalla medicina alla filosofia, dal teatro al cinema, da Taormina Arte al Festival di Venezia, agli itinerari turistici che sono un vero e proprio spaccato di sicilianità, come valore non solo culturale ma anche morale di questa regione, tanto generosa quanto a volte confusa e vilipesa, nel contesto non solo della trattazione e della denuncia ma anche della valorizzazione della più viva e vitale meridionalità. In particolare si parla di Messina: una città che occupa gli ultimi posti nella classifica nazionale dei redditi, con un’industria boccheggiante, un turismo inventato e un terziario tutt’altro che avanzato. Una città, però, con un hinterland ricchissimo di luoghi incantati, di manufatti architettonici di grande valore estetico, di magiche tradizioni e di storia gloriosa. Anche nei suoi contenuti, insomma, Parentesi vuole qualificarsi come voce diversa, con contributi unici e, quindi, interessanti. Come leggere questi contenuti? Innanzitutto con occhio critico. Parentesi ha bisogno di lettori attenti, che lo leggano perché lo trovano valido sul duplice piano dei contenuti e dello stile, della scelta dei temi e della qualità della scrittura. Poi ha bisogno di lettori che si rendano presenti. Lettori che scrivano, che suggeriscano, che consiglino Parentesi agli amici. Lettori non anonimi, lettori amici. E se abbiamo sin qui detto cosa è Parentesi e cosa fa per i suoi lettori, ci domandiamo adesso: che cosa possono fare i lettori per Parentesi? Basterebbe che intervenissero con una grossa sensibilizzazione e promozione. E poiché ogni fermento culturale deve essere espresso per potersi confronta re e leggere oltre l’informazione e la cronaca, per ritrovare spazio di ogni espressione ed esigenza, perché noi possiamo continuare sulla strada intrapresa e dare il nostro contributo in maniera seria e fattiva, abbiamo bisogno di essere sostenuti!
I modi per aiutare Parentesi sono tanti. Per tutti però c’è una premessa: Parentesi crescerà se cresceranno i suoi lettori. Ed è il nostro un impegno ed un dovere: esplicitare, raccontare, avere spazi aperti per riscattare dal torpore e per esorcizzare le negatività registrate soprattutto in questi ultimi anni di eventi criminosi che hanno gravemente segnato le nostre antiche e gloriose origini siciliane. Questa è la sfida quotidiana che Parentesi raccoglie e che partecipa ai suoi
lettori, quelli che ha oggi e quelli, molti di più, che vuole avere domani.
Filippo Briguglio
supplemento al n.24 di “Parentesi”-Aprile 1994
€ 5,16 iva compresa