Associazione Culturale Parentesi

Fondata a Messina nel 1989.- “Parentesi” Rivista bimestrale di politica, economia, cultura e attualità diretto da Filippo Briguglio. Reg. Trib di Messina 18/02/1989. Iscritto nel Registro Nazionale della Stampa con n°3127 Legge 5881 n° 416.

E’ una proposta dell’attore messinese Massimo Mollica

UNA PIAZZA PER UN TEATRO

di Franco Pirrone

Massimo Mollica – come noto – è il Patron della Compagnia Stabile di Prosa di Messina che gestisce il Teatro S. Carlino. In vista della scadenza del contratto con i proprietari dell’immobile prevista per la fine del 1993. Mollica ha mandato una lettera al sindaco della città, al presidente dell’amministratone provinciale e per conoscenza ai consiglieri comunali e provinciali (oltre che ai deputati e senatori della Provincia, alle organizzazioni sindacali ed alla stampa) per avanzare un progetto di teatro, inteso come struttura. Mollica propone la installazione, protempore, di una struttura mobile (teatro tenda?) nel cortile dell’ex Casa Pia alle spalle della sfarzosa porta Grazia, capace di ospitare 350-400 posti (contro gli attuali 240 del S. Carlino).
Mollica tiene a precisare che: 1) l’onere finanziario graverebbe sul suo Teatro stabile e 2) il Comune – compatibilmente con le esigenze del teatro – potrebbe utilizzare la struttura per altre entità teatrali, musicali, e di varia cultura.

Siamo pessimisti sulla possibilità che la proposta di Mollica possa essere accolta innanzitutto, perché proviene da un uomo – appunto il Mollica – che per il Teatro ha speso una vita e che ha tenuto accesa a Messina la passione per il Teatro quando i tempi erano neri e tristi: che ha fatto di un cinema pidocchietto. “l’Astra ” (ex “super cinema” teatro Umberto), quella bomboniera che è il S. Carlino; che annualmente convince sei mila mila spettatori sulla validità dei propri cartelloni con una media di circa 40 repliche per ogni spettacolo. Insomma, in un paese di estemporanei e di improvvisatori, la proposta di Mollica ha il difetto di provenire da un tecnico.

Il secondo vizio della proposta è di non costare nulla alla collettività dal momento che Mollica a assume l’onere finanziano dell’impianto. In un Paese in cui si spendono miliardi – con la scusa di scavare le fondamenta per il Palazzo della cultura – al fine d realizzare il posteggio di via XXIV maggio angolo torrente Boccetta, quella di Mollica è la proposta di chi vive fuori dalla realtà. Egli ignora – o finge di ignorare – che in Italia le riforme senza spese non si sono mai fatte e non si faranno e che Messina – checché possa pensarne la lega lombarda – ancora fa pane del bel paese.

La proposta di Mollica, per finire, non può essere accettala perché, così com’è formulata, non consente di creare un nuovo mastodontico carrozzone – con tanto di Presidente, di vicepresidente, di consiglieri di amministrazione – per la gestione dell’impianto. Cioè la proposta di Mollica non crea potere, quindi è
ben lontana dal soddisfare le necessità della sua spartizione fra i partiti.
Nulla conta se essa sia o meno nell’interesse della collettività.

Franco Pirrone

©” Parentesi” anno 3 n. 13 – aprile-maggio-giugno 1991

 

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