Associazione Culturale Parentesi

Fondata a Messina nel 1989.- “Parentesi” Rivista bimestrale di politica, economia, cultura e attualità diretto da Filippo Briguglio. Reg. Trib di Messina 18/02/1989. Iscritto nel Registro Nazionale della Stampa con n°3127 Legge 5881 n° 416.

Dalla provincia: BARCELLONA POZZO DI GOTTO

 

FATTI DI GENTE “PER BENE…”

di Adele Fortino

C’è un momento in cui la provincia diventa più interessante delta città? Esiste uno spazio temporale nel quale un microcosmo, carico di tensioni e di veleni, esplode espellendo miasmi e tossine, col favore appunto della piccola dimensione, della perfetta conoscenza da parte di tutti delle cose di tutti?

Ebbene, questo sembra essere il caso Barcellona Pozzo di Gotto, da anni dominata da un “ras” democristiano che corrisponde al nome di Carmelo Santalco – tre volte deputato al parlamento regionale, cinque volte senatore della repubblica, praticamente immarcescibile come Andreotti – al quale da qualche tempo si oppone un personaggio anodino, Francesco Raymo, avvocato latifondista, corpo atletico, tratti aristocratici, competenza professionale unita a fiumi di pignoleria.

La lotta tra ì due – i cui momenti più significativi si sostanziano nell’aula consiliare (dalla parte del pubblico, Raymo, espressione di pietra sguardo aguzzo, dall’altra il vicesindaco-assessore all’urbanistica Santalco, tratti scomposti ciuffo elettrizzato urla belluine) ha generato una serie di coloratissimi manifesti murali a firma dell’avvocato-paladino con i quali vengono denunciati alla pubblica opinione fatti e misfatti di un’amministrazione corrotta e clientelare, i cui documenti ufficiali – Piano di Edilizia Economica e Popolare, Piano Regolatore Generale, Piano Parcheggi – risultano, persino a detta di numerose note assessoriali (Ambiente e Territorio ed Enti locali della Regione siciliana), abborracciati e confusi, obnubilati e contraddittori.

Sullo sfondo di tutto questo, il raddoppio del tracciato ferroviario che – secondo quanto affermano i dirigenti comunisti del posto – ha scatenato una vera e propria guerra di mafia, tra vecchi ed emergenti boss, per appalti e subappalti, per essere chiari, per un controllo spietato del territorio proprio in costanza di un notevole fluire di denaro pubblico.
“La non corretta gestione dei fatti intorno al Prg – afferma apoditticamente il consigliere di opposizione Carmelo Gitto – ha facilitato gli inserimenti mafiosi ed il loro espandersi nonché i fatti delittuosi legati a grossi movimenti di capitali”.

A fronte delle ripetute denunce dell’avvocato-paladino s’ è scomodata persino la Corte dei Conti di Palermo che ha deciso di inviare a Barcellona Pozzo di Gotto un ispettore regionale, appunto il dottor Scialabba, col preciso incarico di verificare la veridicità della situazione denunciata. Si racconta in paese che quando l’opposizione chiese agli amministratori, nel corso di una seduta di Consiglio Comunale, la conferma dell’arrivo dell’Ispettore Scialabba, il Santalco, cianotico, abbia a lungo tuonato improperi contro il marmoreo avvocato Raymo, appellandolo “Don Rodrigo”, con ciò sottolineando vieppiù una vocazione letteraria che aveva avuto la sua massima espressione nella pubblicazione di un romanzo, dal suggestivo titolo involontariamente ironico – “Portafoglio a mantice”.

A conclusione, alcune peculiarità della cittadina tirrenica. Il servizio di nettezza urbana è gestito a Barcellona da una grossa cooperativa, nata nel ’78 coll’ ideologico appellativo (pare che l’ispirazione sia venuta proprio al senatore Santalco) di “Libertà e Lavoro”. Oggi tale cooperativa ha allargato i propri interessi a interventi edilizi e di servizi sociali.
Sulla trasparenza del cartellino penale dei suoi dipendenti, nessuno, nel paese del Longano, è disposto a giurare. E ancora. Mentre i capitani dei carabinieri, in servizio nella cittadina tirrenica, cambiano – come
di consueto – ogni due anni, per il commissario di polizia Tafuro sono intervenute, a trattenerlo, grosse e ramificate radici. Da 15 anni, il dottor Tafuro opera a Barcellona e i più informati sostengono che il tempo trascorso lo abbia legato, con profondi sentimenti affettivi, al Senatore Santalco. Il quale, ovviamente, ricambia. ■

Adele Fortino

“Parentesi” Anno I n. 4 settembre/ottobre 1989

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