Associazione Culturale Parentesi

Fondata a Messina nel 1989.- “Parentesi” Rivista bimestrale di politica, economia, cultura e attualità diretto da Filippo Briguglio. Reg. Trib di Messina 18/02/1989. Iscritto nel Registro Nazionale della Stampa con n°3127 Legge 5881 n° 416.

Editoriale

QUALITÀ DELLA VITA

 di Aldo Nigro

Bisogna saper guardare le cose e bisogna anche sapersi rallegrare per ciò che in definitiva è buono. Gli antichi ammonivano che il riso, cioè la contentezza, fa buon sangue.

Mi dispiace molto vedere un sindacalista sempre “siddiatu friscu”, come si dice in siciliano: quanto meglio farebbe per la causa dei lavoratori un suo discutere calmo e fiducioso.

Con questa premessa, anche se non mi sfuggono guasti e sofferenze, vorrei tessere gli elogi di Messina. Messina, a somiglianza di Napoli, può esser definita una città dell’essere, anziché dell’avere. Secondo le statistiche economiche, le uniche che oggi contano, si troverà Messina se non sempre all’ultimo posto, certo nei posti meno ambiti: e quel che più conta, visto che vi devono essere gli ultimi, molto distanziata dalle benestanti Milano, Torino e Genova.

Ma se volessimo guardare ciò che pure, per quella insanabile contraddizione che caratterizza il vivere umano, viene ad esser definita “qualità della vita”, allora le cose cambierebbero e non di poco.

Non è certo questa la sede per esposizioni di “numeri”, ciò che conta quando si vogliono fare comparazioni obbiettive senza nascondersi dietro un profluvio di parole, ma, limitandosi solo ad alcune considerazioni elementari che confermano questa valutazione, si deve rovesciare la graduatoria, mettendo Messina ai primi posti.

I “flagelli” sociali di oggi sono rappresentati, anche perché colpiscono la parte migliore della vita rappresentata dalla gioventù, dalla droga e dall’Aids. Orbene Messina occupa i primi posti per minor numero sia di ammalati di Aids che di drogati: Milano il primo posto.

Allora, restando nell’ambito delle comuni valutazioni, Messina è una città felice e Milano appestata. Ecco, quindi, a parer nostro, che bisogna esser veramente contenti della condizione di Messina: forse, sarà opportuno cercarne anche le cause, anziché mutare il metro di esame, solo perché Messina viene a trovarsi prima di Milano. Certo, il discorso a questo punto dovrebbe essere ampio, richiedendo
l’intervento di competenze numerose e diverse, tali e tanti sono i problemi nascosti dietro questa semplice ed evidente constatazione.

In questa occasione, senza voler negare altri fattori, soprattutto senza voler misconoscere il lavoro di alcuni che si occupano di evitare tali flagelli a Messina, vorrei richiamare l’attenzione su tre elementi concorrenti a dare a Messina questo primato veramente invidiabile.

In primo luogo, si deve considerare la caratteristica topologica della città: Messina è la città con la più grande area comunale ed anche con la più vasta superficie urbana: la popolazione vive, quindi, senza sovraffollamento, conservando quello spazio che rende dignitosa e nobile la presenza umana; parafrasando Dante, si potrebbe dire che l’angustia dello spazio “dismaga la nobiltà” dell’essere umano.

 Un altro elemento pure peculiare di Messina, connesso con questa estensione, comunque non legato solo a questa, è la corona di “casali”che si trovano attorno al centro urbano. La struttura con centri satelliti,
che gli urbanisti hanno poi ritenuto utile, è per Messina una condizione di partenza e di grande possibilità evolutiva. Se ci fosse stata una politica adeguata – ed avrebbe potuto esservi solo che non si fossero importati modelli estranei – si sarebbe potuto costruire una figura urbanistica di grande valore, anche come esempio per paesi più evoluti e per zone economicamente ricche. Sul significato e sul perché dei casali, credo, sarebbe opportuna una ricerca appropriata per una migliore ripartizione amministrativa della città.

Il terzo elemento è rappresentato dalla “presenza” del mare: come giustamente vogliono i napoletani, vedere il mare dalla propria casa è un bene; Messina è una città in cui si può vedere il mare; molte sono in Italia le città sul mare, ma poche sono quelle che vivono così direttamente con il mare. La funzione del mare nel regolare la vita umana è fondamentale: ancora il mare con il suo colore è un elemento di grande rilievo per la vita psichica. L’equilibrio mentale è protetto dai mare nella sua dimensione cromatica. Quindi, Messina ha degli elementi che la rendono felice, immune o quasi dai grandi flagelli della nostra cultura, quindi, sarebbe opportuno studiare queste sue condizioni, per impostare seriamente i relativi problemi, senza affidarsi a luoghi comuni o peggio, ad impressioni a priori.

Aldo Nigro

“Parentesi” anno I n.2 maggio/giugno1989

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