Associazione Culturale Parentesi

Fondata a Messina nel 1989.- “Parentesi” Rivista bimestrale di politica, economia, cultura e attualità diretto da Filippo Briguglio. Reg. Trib di Messina 18/02/1989. Iscritto nel Registro Nazionale della Stampa con n°3127 Legge 5881 n° 416.

Intervento di apertura lavori del dott. Filippo Briguglio al libri di poesie Blue-Jay e quadrifogli di Teresa Lazzaro

Sabato 12 marzo 2005, ore 17,00
Aula magna dell’Università di Messina

Signore, signori, buona sera.

Benvenuti a voi tutti.

Il mio compito è quello di introdurre e coordinare l’incontro di oggi, promosso dall’Associazione Culturale “Parentesi” di Messina, che è anche editrice della collana di saggistica, narrativa e poesia, che mi onoro di curare nel cui ambito è stato inserito nella silloge di Teresa Lazzaro dal titolo Blue-Jay e Quadrifogli, che questa sera verrà presentato.
Prima di dare inizio ai lavori, desidero rivolgere sentiti ringraziamenti al Magnifico Rettore, prof. Francesco Tomasello, per averci concesso l’utilizzo di questa prestigiosa aula magna, ed al relatore prof. Giuseppe Rando, Ordinario di Letteratura italiana presso la Facoltà di Scienze della formazione di Messina per avere ancora una volta dimostrato la sua disponibilità mettendo a disposizione la sua competenza, in occasione di questo nostro incontro, condividendo con noi uno spazio di riflessione intorno alla silloge di questa nostra autrice messinese – Teresa Lazzaro – docente di Letteratura inglese, peraltro legata da devota amicizia al grande poeta Mario Luzi, scomparso il 28 febbraio scorso.
Provo il bisogno di rendere noto che ho avuto l’onore ed il privilegio di sentire per telefono proprio il grande poeta Mario Luzi, che mi ha ringraziato per aver voluto pubblicare questo libro. Mi ha infatti confidato che lui aveva incoraggiato l’autrice ad affidare il testo a un editore, inviandole il 21 agosto scorso una lettera di presentazione, vergata di suo pugno, a testimonianza della sua stima e del suo affetto. In quella occasione Mario Luzi ha voluto assicurare a me, in quanto curatore della collana, e a Teresa, autrice delle liriche, che sarebbe intervenuto alla presentazione dell’opera, sia a Messina, e sia nel successivo evento di Firenze, per il quale aveva promesso il suo personale intervento per presentare il volume presso il caffè letterario Le Giubbe Rosse, il 23 maggio prossimo, come aveva peraltro assicurato a Luigi Fontanella, critico letterario, poeta, scrittore e traduttore italiano. L’amicizia e l’interesse culturale tra Teresa Lazzaro e il poeta Luzi ebbe modo di consolidarsi al rientro in Italia della Lazzaro, dopo un suo lungo soggiorno negli Stati Uniti, per incarichi didattici nel campo della Letteratura italiana presso varie università. Fu Mario Luzi a incoraggiarla a tradurre le poesie di Emily Dickinson, Edith Södergran e Alberto Frattini.
Un’ultima annotazione: in occasione del 75° compleanno del maestro, su richiesta dell’associazione culturale Rhegium Juli di Reggio Calabria, fu richiesto a Teresa di curare la realizzazione di una plaquette con alcune poesie inedite del maestro Luzi.
A Messina, il poeta  Mario Luzi fu spesso ospite della famiglia di Teresa Lazzaro, ed anche in occasione della prossima presentazione di questo libro contava di trascorrere qualche giorno da lei. Conosceva le poesie di Teresa, tanto che spesso la ricordava con Maria Bernardini, che per trent’anni è2 stata vicina da fedele e sincera collaboratrice.
Vi ringrazio e passo la parola al relatore.

Filippo Briguglio
(443)

Blue- Jay e Quadrifogli

Dopo essere stata a casa di Oreste Macri’, Alessandro Parronchi e Piero Bigongiari, quando finalmente andai a casa Bilenchi , un puzzle d’affetti e d’amicizie si ricompose attraverso i quadri dei Macchiaioli e straripante fu la mia gioia.

Ci andai tantissimi anni fa con Mario a cui non avevo mai osato chiedere di farmi conoscere il suo carissimo amico e scrittore che mi aveva tanto appassionato con Amici. Bilenchi mi guardò coi suoi profondi occhioni e mi ordinò di leggergli l’ultima cosa che avevo scritto. Poi mi fece promettere che se un giorno qualcuno avesse pubblicato le mie poesie ci doveva essere una presentazione di Luzi.

Blue-jay e quadrifogli è una storia d’amore che s’interseca con luoghi e incontri che hanno segnato la mia vita. Alcune scritte tra il 1986 ed il 1988, le altre prima e dopo. Sette sono i blue-jay che di getto furono semi acquerellati in cartoncini particolari acquistati ad Hartford, regalati tutti ad amici e conoscenti. Uno fu donato al Rettore dell’Università di Siena, Berlinguer in ricordo della visita del gemellaggio con la University of Massachussetts. Tante le poesie qui raccolte scritte ad Amherst, cittadina della valle dei pionieri sede della University of Massachussetts e di Amherst College. Abitando a pochi passi dalla casa di Emily Dickinson, era per me una piacevole abitudine trascorrere momenti di pausa nel giardino tanto amato dalla poetessa. Riflettevo sull’amore e sulla poesia immaginando di girovagare tra quelle stanze in cui mi era vietata l’entrata. Della casa, appartenente ad Amherst College e dimora di un docente dell’ateneo, si possono visitare solo alcune stanze e solo durante l’orario stabilito. Nel giardino di quella casa ho tradotto diverse poesie della Dickinson, poi apparse su qualche rivista. Gli affetti presenti tra due vulcani lontani racchiudono la gioia scaturita dalla natura stupenda e l’incanto di piccole quotidiane tenerezze e si associano a ricordi lontani e recenti ma importanti, come “il milkman” e “Canto d’amore a Panarea”.

Un sentito fraterno ringraziamento all’amico Filippo Briguglio che per anni mi ha incoraggiata a fare una silloge delle mie poesie.

Teresa Lazzaro

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21 Agosto 2004

Cara Teresa,

Ho potuto finalmente e in pace, con la dovuta concentrazione di svolgere la matassa dei tuoi versi. Ci voleva questa condizione di libertà attenta e irrelata: le tue poesie non si possono leggere come le altre. Il bello è che danno molto, non esigono niente, ma coinvolgono la vitalità cordiale e l’mmaginazione sensuale e affettiva dei tuoi lettori e devono per questo trovare in essi lo spazio e la vacanza per agire al meglio, con la scioltezza e la mobilità che ti sono propri.

Mi pare di essere nel giusto stato di apertura e di ricettività, dunque. E le tue poesie mi portano dentro i tuoi affetti, mi ci portano insieme con la temperatura che ebbero nella tua vita di studio, di raccoglimento, di incontri, ma anche di esili e dislocazioni. Non solo evocate, le circostanze, ma fatte vivere e accadere e messe a disposizione, per così dire, di chi ti legge e ti accompagna idealmente nel tuo cammino.

La tua affabilità fiduciosa opera questo insolito connubio tra la testimonianza di te e della tua vicenda con la ricerca del senso di essa che tu affidi anche ai tuoi lettori, alla loro partecipazione.

Mi piacciono soprattutto codesti momenti è e sono i più frequenti nel tuo canzoniere- dove tu, anziché arroccarti in una conclusione, lasci la porta aperta alla libera interlocuzione mentale degli altri che si immedesimano con te. Questo lo ritengo un risultato importante, un acquisto di spessore umano e poetico a cui hanno contribuito, oltre alla tua gentile natura e mitezza d’animo, anche la seduzione del visibile che appare e traspare tra le tue parole e la mutevolezza dello scenario. In cui vanno e vengono, s’incidono significativamente volti e paesaggi ne hai da fissare nel loro essere e nel loro essere stati in questo universo che frattanto continua per te nella sua meraviglia e nella sua grata affezione.

E va bene, Teresa, Solo un quadrifoglio di primavera
ho trattenuto
dal mio vagabondare in USA
così che un giorno
io vi possa incidere
che a squarciagola
cantarono per me i blue-jay
che verde era
il bosco dove passai io.

Quel quadrifoglio li significa bene e delicatamente il presente e il futuro. Che io auguro vivo e fervido per te e per la tua poesia.

Un abbraccio, Mario Luzi

Il Presidente

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