Saluto da parte di Filippo Briguglio, all’apertura dei lavori di presentazione del libro di Aldo Nigro, “Vocazione di Messina”
Desidero innanzi tutto porgere un caloroso benvenuto ai presenti e ringraziare il Presidente della Provincia di Messina per averci gentilmente concesso l’uso del Salone degli Specchi.
Un particolare ringraziamento sento di rivolgere al professor Cosimo Inferrera, decano di questa Università, che con molta disponibilità ha accettato di presentare il libro di Aldo Nigro “Vocazione di Messina – Alla ricerca della sua identità”.
Questo appuntamento con il libro organizzato dall’Associazione Culturale Parentesi, editrice della collana, ha lo scopo di promuovere nuove occasioni di lettura, momenti di incontro e di confronto e di riflessione soprattutto in un momento in cui la nostra Città trascorre il suo tempo come in un limbo, sospeso tra ciò che è e ciò che potrebbe essere. L’accento sulla sua “vocazione”, argomento del libro è un impennata di orgoglio cittadino ed un’esortazione al coraggio di continuare a volere, a pretendere un modo di vivere più dignitoso e fiero.
Ma, prima di cedere il microfono al relatore, consentitemi di rivolgere un saluto riconoscente ad una nostra associata, Maria Teresa Raffa, per il suo impegno profuso nelle attività culturali, divenendo unto di forza della vita dell’Associazione.
Il prof. Aldo Nigrio, medico, ha insegnato fisiologia e psicologia all’Università di Messina, cultore di cibernetica e giornalista pubblicista, ha al suo attivo numerose pubblicazioni , per citarne alcune: La trama Umana 1996, l’immagine di Dio , La Medicina a Messina tra memoria e prospettiva scritto assieme al prof. Riseppe La Rosa ,
Filippo Briguglio (2002)
«Vocazione di Messina alla ricerca d’identità
Palazzo dei Leoni.
Nel nuovo saggio emergono le reali e più evidenti tendenze del capoluogo dello Stretto
È stato presentato, a Palazzo dei Leoni, il volume di Aldo Nigro dal titolo: «Vocazione di Messina alla ricerca della sua identità» edito da «Parentesi».
Ha introdotto i lavori il giornalista Mario Calamia ‘nella foto il tavolo con i relatori del convegno), che ha esplicitato ai presenti la sua piena partecipazione alle attente teorizzazioni dell’autore che, proprio nella sua ultima «fatica» letteraria, ha voluto chiarire la sua posizione in merito al concetto di identità, con preciso riferimento alla città peloritana. È stata la volta del prof. Cosimo Inferrerà, ordinario dell’Università di Messina. Con dovizia di particolari, il relatore ha offerto una precisa disamina del lavoro, che ha considerato nella varie fasi della sua costruzione progettuale.
Nella fattispecie, lo studioso ha sintetizzato l’artificiosa architettura filosofica alla quale Nigro ha affidato sè stesso e la sua città con intelligenti parallelismi tra la letteratura ed il folklore, con frequenti ed appropriate puntatine di ordine mitologico.
«Specie nella prime cento pagine – ha esordito – lo scrittore definisce il suo pensiero in merito all’individuo, alla dualità, alla comunicazione ed alla persona che rappresentano, in definitiva, il fulcro su cui fondano le reali e più immediate inclinazioni della città dello Stretto.
Di fatto è nel libro – di cui, oltre all’elegante veste tipografica si apprezza la fluidità di linguaggio, l’unitarietà delle immagini ed il sostanziale ordine mentale e contenutistico- la ricerca anche nella storia patria di un uniformità intellettuale alla quale consegnare, nel suo continuo e inarrestabile divenire, il futuro dei cittadini e, soprattutto, la stessa «messinesità».
Appaiono come un gradevole, fil rouge, fatti e personaggi che la rappresentano nella sua veritiera essenza e la definiscono nella sua, platealizzata, complessità. A presenziato all’incontro anche l’editore, Filippo Briguglio.
Stello Vadalà
La Sicilia – Sabato 26Aprile 2003