Associazione Culturale Parentesi

Fondata a Messina nel 1989.- “Parentesi” Rivista bimestrale di politica, economia, cultura e attualità diretto da Filippo Briguglio. Reg. Trib di Messina 18/02/1989. Iscritto nel Registro Nazionale della Stampa con n°3127 Legge 5881 n° 416.

“Parentesi” al convegno di studio su “La filosofia della libertà R. Popper e il seminario su “Il riciclaggi ,”Università di Messina

Una scommessa con la cultura
di Ernesto Consolo

La “Fondazione Bonino-Pulejo” continua la sua attività di promozione culturale con incontri ad alto livello. Il recente convegno di studio su Karl R. Popper ha visto relatori docenti universitari quali Antiseri e Pellicani della “Luiss”, Da Empoli della “Sapienza”,
Negri della “Tor Vergata” di Roma e Cotroneo dell’Ateneo messinese. La pubblicazione degli atti.

Due appuntamenti di particolare valenza culturale contrassegnano l’attività della “Fondazione Bonino-Pulejo” degli ultimi sei mesi il Convegno sul tema “La filosofia sulla libertà di Karl R. Popper” e il Seminario su “”Il Riciclaggio”. Si tratta di iniziative di notevole interesse che affrontano a tutto campo problematiche rilevanti di carattere sociale, economico, filosofico e di costume. grazie all’impegno organizzativo del giornalista Piero Orteca, addetto culturale della fondazione. In quest’ottica si rappresentano appunto, fondamentali momenti di arricchimento culturale seppure in campi molto diversi. Il convegno ha voluto essere un’attenta e completa rivisitazione, ad un anno dalla morte, del pensiero e del fenomeno del filosofo austriaco Karl Raimund Popper che, nel panorama del pensiero filosofico-scientifico di questo secolo, occupa una posizione cruciale perché il suo razionalismo critico, pur derivando da una schietta ispirazione scientifica, lo conduce ad elaborare modelli applicabili non solo alla ricerca scientifica ma anche alla dimensione teorica nel suo insieme. All’incontro hanno partecipato vari autori qualificati – peraltro tutti autori di libri su Popper – del calibro dei professori Dario Antiseri e Luciano Pellicani dell’Università Luiss di Roma, del professore Domenico Da Empoli dell’Università di Roma “La Sapienza”, del professore Antimo Negri dell’Università di Roma ;Tor Vergata”, oltre il professore Girolamo Cotroneo dell’Università di Messina. Sui lavori di questo convegno verrà presto realizzato un libro con l’apporto di Marcello Pera e l’introduzione di Rulf Dahrendorf. “Di molti filosofi ci si ricorda solo in occasione delle ricorrenze – ha detto Cotroneo – ma stavolta è stato diverso. Era doveroso dedicare un convegno a uno dei più grandi pensatori degli ultimi venti anni, rivisitare, infatti, Popper significa ripercorrere le tappe della filosofia politica mondiale contemporanea.
Non fu solo un grande epistemologo, innovatore della metodologia della scienza; è tuttora molto importante per la sua filosofia politica. Nel Novecento il totalitarismo è stato da più parti criticato ma per lo più sulla base di ideologie politiche. Popper riesce a fondare la sua filosofia politica sulle solide basi della metodologia scientifica: la sua critica dei regimi totalitari si serve così della sua concezione “fallibilistica” della scienza. Queste le ragioni del successo della filosofia di Popper, per lo più confortate successivamente dai fatti storici, dal crollo del regime sovietico”. Ma grande successo hanno riscosso in Italia anche gli ultimi scritti del filosofo austriaco, in cui ha attaccato la capacità di influenza della televisione sulle coscienze; queste teorie sono giunte nel nostro Paese proprio nel periodo in cui si poneva, con l’ingresso di Berlusconi, il problema dell’incompatibilità tra posizione prevalente a livello editoriale-televisivo e candidatura a cariche di governo. “È stato così utilizzato qualche intervento di Popper per dare forza – è opinione di Cotroneo – alle soluzioni correttive della videocrazia italiana. Popper ritiene che la democrazia, più che il governo della maggioranza, sia l’unica forma di governo che consente di creare uno strumento di controllo delle istituzioni politiche per poterle eventualmente sostituire attraverso un metodo pacifico. Questa teoria del “controllo democratico” va poi a toccare in Popper la televisione: essendo essa stessa un’istituzione, deve essere sottoposta ad un attento controllo per evitare che la democrazia venga messa a rischio. Ma l’utilizzazione della TV come strumento limitante la libera circolazione delle idee politiche on è ossessivamente presente in Popper. Più pressante per lui, ex assistente sociale e maestro elementare, è il problema dell’influenza negativa sui bambini della violenza presente nei programmi televisivi”.
Il seminario organizzato nello I scorso mese di maggio, invece è stato una guida di primordine lungo i tortuosi sentieri del riciclaggio sul quale, per l’importanza degli argomenti trattati, ci piace soffermarci nuovamente. Organizzato con la collaborazione della Facoltà di Scienze Politiche di Messina e dell’Associazione Nazionale Magistrati il seminario

Ernesto Consolo

“Parentesi” AnnoVII n.28  novembre-dicembre 1995

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