Associazione Culturale Parentesi

Fondata a Messina nel 1989.- “Parentesi” Rivista bimestrale di politica, economia, cultura e attualità diretta da Filippo Briguglio. Reg. Trib di Messina 18/02/1989. Iscritto nel Registro Nazionale della Stampa con n°3127 Legge 5881 n° 416.

recensione al saggio di Aldo Nigro e Mario Calamia: “Informazione tra i banchi”.

INFORMAZIONE TRA I BANCHI : Dalla novità la nozione

di Nino Pafumi

L’esperienza di due giornalisti, collaboratori” di “Parentesi”, è condensata in un volume per i tipi di Armando Siciliano Editore e raccontata In forma piana e scorrevole che favorisce l’apprendimento e la comprensione, specie nell’ambiente scolastico cui l’opera è destinata.

La presentazione nella affollata aula magna della facoltà di Giurisprudenza.

Un’aula magna della facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo peloritano ordinata e gremita di personalità del mondo accademmo, scolastico, giornalistico oltre ad un qualificato pubblico, oratori di prestigio, era la prima impressione che si coglieva al suo interno. La ragione essenzialmente culturale e lo stile di una casa editrice messinese che occupa un suo spazio hanno fatto da sfondo alla presentazione del volume “Informazione tra i banchi”.

Dalla novità la nozione” Gli autori Mario Calamia e Aldo Nigro “due colleghi sia pure in differenti settori – ha detto Antonino Metro, preside della facoltà ospitante – nel saluto di apertura.

Continuando ha affermato; La facoltà vede di buon grado queste occasioni superando quell’antica concezione di “turris eburnea”.

Il discorso del professor Metro è stato di gradimento dell’attento uditorio in termini concreti significa che la facoltà (l’Università) apre alle istituzioni culturali offrendo il suo contributo. Per la rivista “Parentesi” i due autori sono di casa, valorosi collaboratori della prima ora ossia dalla nascita, giunto ora al suo quarto anno di attività. Una manifestazione sobria, con qualche preambolo che è andata al sodo E toccato a Carmelo Garofalo, giornalista professionista, sulla breccia da sessanta anni, “maestro di giornalismo e di vita”- come hanno scritto gli autori dedicandogli l’opera – introdurre e condurre i lavori. Il libro dei professori Calamia e Nigro, – ha detto il moderatore – può definirsi il vangelo della stampa scolastica spiegando la ragion della sua definizione. Gli interventi nell’ordine del provveditore agli studi, Giuseppe Ferrante, del preside Giuseppe Rao, del vescovo ausiliare Francesco Miccichè, del vice provveditore Gustavo Ricevuto, del professor Antonino Pafumi, e, m appendice, degli autori e dell’editore Armando Siciliano, intervallati dalla lettura di alcuni passaggi più significativi dell’opera a cura del regista Saro Anastasi, ciascuno secondo la propria angolazione sono giovati ad entrare nel meccanismo dell’opera destinata a trovare accoglienza nelle aule scolastiche ed universitarie, la dove si parla dà giornalismo come manuale di rapida consultazione per un’indicazione sul piano operativo. Ma andando oltre la cronaca abbiamo affidato a Nino Pafumi, noto critico letterario, il compito per una riflessione sui contenuti del libro. “Questo manuale di Calamia e Nigro arriva tempestivo e opportuno per far conoscere meglio il giornale di oggi, diverso da quello di ieri che era la cronaca del tempo e il giornalista si configurava come il cacciatore o qualche volta in tempi di magra, l’evocatore di notizie.

Contro tale tipo di giornalismo insorge, pressoché unanime. l’Ottocento e il primo Novecento da Gobetti a Baudelaire, da Tolstoj a Kafka e a Kraus. Il giornale di oggi, come aveva intuito Cecchi, è più guida e commento della realtà, c’è più “impressione”, sentimento”, “confessione” si che i signori del giornalismo contemporaneo sono gli “opinionisti”, gli elzeviristi, i decifratori della realtà I giovani e i meno giovani dato che il libro da più di quel che promette, possono usufruire di questo volume veramente moderno nell’impostazione e taglio e straordinariamente fermo nella migliore tradizione del giornalismo messinese.

E l’opera stessa è dedicata nobilmente, come recita l’epigrafe, a una figura rappresentativa: Carmelo Garofalo.

L’opera è esaustiva e piana per quanto riguarda l’apprendimento e la comprensione. La convergenza di Mario Calamia, mai leggero e sicuro come in questa esposizione da giornalista che ha innato il dono di farsi legge-re e del “raccontare” e di Aldo Nigro che l’indagine scientifica sa esporla ma anche la fa come pochi, affronta la psicologia da maestro dell’Università, rende l’opera singolare e particolarmente valida. Il libro costituisce una vera e propria enciclopedia del giornalismo nei suoi aspetti culturali, tecnici e giuridici. La sapienza didattica è espressa nei grafici, schemi concettualmente interpretati ed eseguiti con precisione da un’artista giovane per un’utenza altrettanto giovane aiutandola a comprendere il giornalismo scolastico in particolare, per il quale è nato il libro”.

Nino Pafumi

“Parentesi”anno IV n.19 luglio/agosto 1992

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