Associazione Culturale Parentesi

Fondata a Messina nel 1989. Periodico illustrato bimestrale di politica, economia, cultura e attualità diretto da Filippo Briguglio. Reg. Trib di Messina 18/02/1989. Iscritto nel Registro Nazionale della Stampa con n°3127 Legge 5881 n° 416.

“Parentesi” le nostre interviste: a colloquio con CARLO SIRTORI,

UN RICERCATORE CON ACCANTO LA CULTURA

di Mario Calamia

Lo scienziato, autore del libro “Supersalute e Leonardismo scientifico” spiega il perché dell’aggiornamento della vita e della cultura. Molte le citazioni con uno scopo preciso: proporne l’attualità, l’applicazione, un aiuto a comprendere meglio i fenomeni della vita stessa.

Chi è Carlo Sirtori? Per la scienza medico-biologica è un uomo di casa. Lo abbiamo avvicinato nell’aula magna dell’Università messinese subito dopo il suo intervento in occasione del recente insediamento del Comitato scientifico dell’Università europea della terza età fondata da Carmelo Garofalo, un giornalista con sulle spalle sessanta anni di attività professionale accompagnata da una gran voglia di continuare a dedicarsi alla cultura, il professor Sirtori fa parte assieme ad altri scienziati del massimo organismo che, annualmente, determina l’indirizzo socio-culturale dell’importante sodalizio. Abbiamo colto un Sirtori misurato nel suo dire ricco di citazioni e di riferimenti a uomini illustri. Il prof. Sirtori non rivela la sua età. Si è impegnato in una ricerca su sé stesso che gli impedisce di renderla di pubblico dominio. Afferma: quello che conta è l’età biologica. Ai più curiosi, dunque, non rimane che aspettare la pubblicazione dei risultati. Infatti, tra qualche settimana, due al massimo, avremo il suo libro “Supersalute e Leonardismo scientifico” la cui tematica è legata al problema età in connessione al concetto di salute e di cultura. Un titolo a prima vista incomprensibile, sul quale l’autore si sofferma nel corso dell’intervista e su cui, in maniera articolata e convincente, spiega le ragioni della sua scelta. L’intervento di Sirtori in piena assemblea ha suonato come anticipazione cosi come averne parlato per primo con “Parentesi”.

— Professor Sirtori. in fondo, qual è la ragione che lo ha spinto a scrivere questo libro?

“Posso risponderle come ho detto nella mia prefazione. Considero doveroso aggiornare la mia vita, la mia attività professionale, la lunga attività di ricerca, il desiderio di portare un contributo concreto alla scienza
medico biologica istologica. Sono ancora in viaggio e sono pronto a ripartire”.

— Leonardismo, da Leonardo da Vinci, che rapporto c’è?

“Vaughan Hart alludendo allo scienziato italiano dice: La natura era per lui fonte inesauribile di eccitamento e di ispirazione, l’invenzione non era che una parte del fermento necessario a comprendere la natura, e la scoperta una conseguenza immediata della sua attività. Suo merito fu di trasferire l’empirismo dello studio dell’artista al laboratorio dello scienziato, insegnandogli che le leggi di natura si manifestano esattamente, e non vagamente, nel dettaglio dei più piccoli movimenti”. Da qui la spinta ricevuta da indurre Sirtori a mettere mani e mente al suo libro nel quale spiega le virtù che si richiedono al ricercatore, o eventualmente i difetti. Per lo scienziato Sirtori una componente della ricerca di vitale importanza – come lui stesso afferma – è il riconoscere un problema nobile che lo diventa quando genera uno schema concettuale che può influenzare un’epoca. Rapporto immediato tra risultato della ricerca e qualità di vita. Fleming, Cicerone. Sofocle, Mazzini ricorrono spesso nel pensiero di Sirtori che mette in relazione salute e cultura. Intatti, la buona salute, quella che lui chiama supersalute e che definisce “un potenziamento mentale, psichico, fisico, è, in una parola, Leonardismo”. Se “cultura è un manto che presto si accorcia perché il tempo gli gira attorno con le force” essa necessita per poter parlare di buona cultura di un continuo aggiornamento. Infine, se a buona salute corrisponde supersalute, a cultura equivale aggiornamento. Potremo continuare a non sapere l’età del professor Sirtori. A questo punto non la chiederemo più se in cambio potremo dire di aver ricevuto la chiave di lettura per una sempre più meno approssimativa interpretazione del fenomeno vita nell’accezione scientifica, se ad essa avremo dato quel giusto senso, se avremo scoperto, aiutati dallo stesso Sirtori, il suo reciproco rapporto con la cultura. Sirtori è maestro nelle due direzioni.

 

 Mario Calamia

“Parentesi” anno III n. 16 novembre/dicembre 1991

 

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