“LE DONNE AL PASSO CON GLI UOMINI”?
di Mario Calamia
Oggi gli uomini non possono più permettersi di essere i soli ad approdare alle Mure professioni senza consentire di vedersi accanto i soggetti dell’altro sesso. In una parola, vecchie e nuove professioni presentano un volto al femminile.
D’altronde, i profondi mutamenti sociali che si succedono in maniera rapida e vertiginosa impongono l’adeguamento immediato. II tema di fondo: “Le pari opportunità”, con a lato la sua complessa ed articolata problematica. Per esaminare questa nuova materia, le cattedre di pedagogia terza e pedagogia sociale della facoltà di Magistero dell’Università di Messina hanno di recente realizzalo un convegno svoltosi il 4 maggio su “La scuola e le pan opportunità”. Un’assise, questa messinese, importante per i contenuti. Le sei relazioni svoltesi in due momenti organicamente collegati ad un filo conduttore, di spessore culturale, hanno evidenziato in una sorta di radiografia la situazione attuale e la condizione femminile da una parte e dall’altra, l’esigenza che la scuola riacquisti la sua centralità appropriandosi della funzione docente che, però, va svolta con preparazione e formazione responsabilmente condotte sul piano operativo oltre al costante aggiornamento che giovi a qualificare la presenza dei docenti all’interno dell’istituzione scolastica. Negli interventi introduttivi di Letterio Smeriglio, direttore dell’istituto di pedagogia della rappresentante del Provveditorato agli studi, Maria Giannetto, direttore amministrativo, dei professor Francesco Gatto, presidente del distretto scolastico N.28 e Antonino Mangano, presidente della sezione messinese dell’Associazione pedagogica italiana (As. Pe. I.) che hanno collaborato all’iniziativa è stato messo in chiara posizione il rapporto istituzioni-soggetti.
Per il professor Giovanni Cacioppo dell’Università di Palermo” le pari opportunità oltre alla scuola riguardano il contesto socio-economico e culturale “. L’onorevole Paola Gaiotta, presidente del Comitato pari opportunità presso il Ministero della P.I., propone di avviare una processualità di formazione su tanti assi culturali rivedendo spazi e modi. L’aggiornamento rimane uno degli itinerari formativi per acquisire nuovi atteggiamenti culturali. “Occorre costruire – ha detto l’oratrice – una antropologia di uomo e di donna che sottolinei le differenze, ma anche gli aspetti comuni, senza i quali, si negherebbe l’umanità di entrambi”.
Velleda Bolognari, dell’Università di Messina, in una visione critica del
problema sì è dichiarata favorevole per l’attuazione di percorsi didattici femminili in linea con il recente pensiero della differenza. II professor Franca Pignataro di Caltagirone ha illustrato il profilo del “docente di parità”, una nuova figura scolastica che dovrebbe introdurre nella scuola la cultura della parità.
La voce dei sindacati Cgil e CISL è stata portata rispettivamente da Ma ria Mangano e Lucrezia Lorenzini, Il convegno presieduto dai pedagogisti Concetta Sirna e Antonino Mangano, arricchito da un vivace dibattito ha preceduto il rapporto dell’istituto Gramsci di Roma su “Lavoro femminile in Italia tra produzione e riproduzione” che vede la donna italiana e quindi “il ruolo femminile, nel lavoro e nella vita, subordinato a quello maschile che gode di un primato tacitamente ammesso.” Il rapporto continua fornendo dati statistici. Nelle regioni meridionali “il tasso medio di disoccupazione sale al 27,2 per cento ed il tasso di attività scende al 35,2%. Negli Stati Uniti, Canada e Finlandia il tasso di attività femminile raggiunge il 70 per cento, in Germania. Francia. Giappone ed Austria è intorno al 60%. Il convegno messinese, sotto qualche aspetto, ha voluto proporre un’inversione di tendenza. Sono patiti i segnali, aspettiamo i risultati.
Parentesi Anno II n.8 maggio 199 – pag.38 – Le donne al passo con gli uomini, di Mario Calamia