Associazione Culturale Parentesi

Fondata a Messina nel 1989.- “Parentesi” Rivista bimestrale di politica, economia, cultura e attualità diretto da Filippo Briguglio. Reg. Trib di Messina 18/02/1989. Iscritto nel Registro Nazionale della Stampa con n°3127 Legge 5881 n° 416.

Economia & Finanza: le lusinghe del mercato finanziario

FACILE GUADAGNO OFFRESI

di Francesco Ajello

L’uomo si distingue dagli altri esseri viventi per molte sue caratteristiche, ma quella che probabilmente gli è più peculiare e senza alcun dubbio meno controvertibile, è la sua capacità o forse necessità, di guardare al futuro, di intravedere quali problemi esso potrà portare, e di studiare i sistemi per porvi rimedio.

Anche alcuni altri esseri sembrano avere tale capacità (vedi ad esempio le formiche che “sanno” che durante la bella stagione dovranno lavorare sodo e riempire il formicaio di cibo per sopravvivere all’inverno), ma nessuna specie ha come l’uomo, un insieme così vasto e diversificato di esigenze e di aspirazioni da soddisfare.

Che si tratti dell’acquisto di una utilitaria o di un mini appartamento (per necessità), o che si tratti dell’acquisto di una fuoriserie rosso fiammante o di una villa al mare (per puro capriccio o per motivi di prestigio), l’uomo sa di potere e dovere programmare la propria vita in funzione degli obiettivi che egli si prefigge di raggiungere.

L’uomo quindi non più, o comunque non soltanto individuo sociale e politico, ma anche homo economicus, essere cioè che agisce, si muove nel mondo dell’economia, essere che pianifica, programma ed effettua continuamente scelte che gli permettano il raggiungimento di traguardi.

Non dobbiamo necessariamente pensare al raggiungimento di grandi obiettivi per ammirare la capacità di programmazione dell’uomo. È
sufficiente guardare all’operato di una normale casalinga nella amministrazione quotidiana di un monoreddito familiare per rendersi conto di quanto siano importanti le scelte fatte fra le mille e mille tentazioni della nostra società dei consumi.
Chiunque si pone degli obiettivi; primari, secondari etc…
Qualcuno (alcune categorie di pensionati, per non parlare dei disoccupati) è costretto ad una economia di sopravvivenza.

Molti sono quelli che hanno la possibilità di andare oltre la soddisfazione dei bisogni primari, per cui amministrano le loro risorse economiche in funzione del raggiungimento di un ambito traguardo: l’acquisto di una casa (la prima) per se o per i propri figli.

Altri sono in condizione ancora più favorevole (è il caso delle famiglie a
doppio reddito, magari già proprietarie dell’appartamento in cui vivono), e di conseguenza si prefiggono dei traguardi più ambiziosi che possono concretizzarsi nell’acquisizione di uno status symbol, e che, in ogni caso, possono permettersi di soddisfare bisogni per così dire, meno impellenti.

Poi c’é un’altra categoria, quella formata da persone che al reddito da lavoro aggiungono altre entrate, quali possono essere quelle derivanti dalla proprietà di appartamenti diversi da quello in cui vivono.
Questa categoria ovviamente, dato il grado di agiatezza e sicurezza raggiunto, é portata a compiere delle scelte economico-finanziarie di carattere più speculativo rispetto alle altre già considerate E questa propensione a scelte di tipo più speculativo (investimenti meno sicuri, ma più promettenti e allettanti dal punto di vista della remunerazione) va crescendo sempre più mano a mano che spostiamo la nostra attenzione su soggetti a base reddituale e patrimoniale più solida.
Comune a tutte le possibili categorie è la volontà di trarre dal proprio
denaro e dalle proprie scelte il massimo possibile.

A parte coloro i quali si trovano al livello di sopravvivenza. lutti gli altri
non possono non porsi il problema di come impiegare i propri risparmi per raggiungere gli obiettivi (di qualunque grado essi siano) fissati.
Una sola considerazione é sufficiente e necessaria a spiegare l’importanza delle scelte finanziane di ciascuno: l’inflazione (la perdita del potere d’acquisto) della nostra moneta viaggia ormai abbastanza stabilmente intorno al 6% annuo, il che significa, esemplificando al massimo, che 100.000 lire messe sotto la famosa vecchia cara mattonella fra un anno varranno 94.000 lire.
Conclusione logica le 100000 lire è meglio spenderle oggi anziché
conservane, perché Ira un anno potrò acquistare con esse meno cose
di quante ne acquisterei oggi.
Il discorso cambia se si riesce a trovare un qualcosa capace di mante-
nere quantomeno inalterato nel tempo il valore del mio denaro.
Questa necessità di rendimento, comune a tutti, è stata ovviamente recepita da più parti e ampli amente sfruttata .Le forme di impiego del denaro, specie negli ultimi cinque anni, si sono moltiplicate, e soggetti di vario tipo hanno proposto e propongono le più svariate forme di investimento e di risparmio.

Lo Stato, sempre e sempre più bisognoso e indebitato, propone i propri titoli, le banche le loro forme di deposito, le aziende emettono sul mercato titoli azionari ed obbligazionari. le assicurazioni prospettano un futuro roseo e senza preoccupazioni, le società di gestione si presentano con più di 150 proposte diverse, più o meno simili fra loro.
In un mondo come il nostro in cui si tende ad una esasperata specializzazione in ogni campo, in ogni aspetto della nostra vita di interrelazione, si sente prepotente il bisogno della guida di un esperto, a maggior ragione in un settore come quello del risparmio. dell’investimento e della previdenza, cosi promettente, allettante e al tempo stesso caotico per l’enorme numero e varietà di servizi.
Considerata l’importanza di fare chiarezza in questo settore, ci proponiamo e Vi proponiamo un TOUR guidato nella giungla dei servizi finanziari, un SAFARI a caccia dei titoli e dei prodotti più o meno sicuri, più o meno remunerativi, una MAPPA che certamente non ci porterà a scoprire alcun tesoro, ma che potrà quantomeno chiarire e precisare alcuni aspetti del mondo finanziario e, perché no, aiutare qualcuno a gestire meglio le proprie risorse economiche.

Francesco  Ajello

Parentesi anno II n 8 maggi 1990

 

 

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