Associazione Culturale Parentesi

Fondata a Messina nel 1989.- “Parentesi” Rivista bimestrale di politica, economia, cultura e attualità diretto da Filippo Briguglio. Reg. Trib di Messina 18/02/1989. Iscritto nel Registro Nazionale della Stampa con n°3127 Legge 5881 n° 416.

Prefazione al libro La Cassa rurale ed artigiana “SS. Redentore” di Pace del Mela, di Giovanni Pagano e Maurizio Cotilli

 di Filippo Briguglio

Il libro di Giovanni Pagano, Edizioni «Parentesi» Messina 1990, è una sottile ed efficace esortazione a soffermare l’attenzione, in termini concreti e fattivi, su quelle piccole realtà economiche, oggi reiette e sacrificate sull’altare delle “grandi” economie, che potrebbero tuttavia continuare a rappresentare un valido strumento di benessere ove fossero oculatamente sfruttate. In attesa dell’ormai fatidico 1992, che si avvicina con le promesse ed i subbugli delle grandi rivoluzioni, con le speranze e i timori sempre legati ad importanti eventi storici, grandi fermenti animano gli istituti e gli enti del credito, in competizione tra loro per la conquista di un ruolo strategico nel mercato. In un simile scenario, l’analisi di una realtà locale, quale quella svolta nel libro di Giovanni Pagano, ha i tratti dell’autorevole presa di posizione di chi, persuaso a non lasciarsi travolgere passivamente dal corso delle cose, è consapevole che valorizzare e sfruttare organicamente le risorse – anche piccole – che si possiedono, sia sinonimo di forza e occasione di progresso. Appare infatti sempre più evidente come ormai la tendenza generalizzata del mercato economico sia quella di guardare soltanto ai grossi flussi finanziari; di dare più forza a chi ha già forza, più sostegno a chi di per sé possiede i mezzi per sostenersi. Del resto non può sfuggire nemmeno all’osservatore ordinario come sia insito nella logica corrente degli istituti di credito essere più inclini a concedere maggiori liquidità alle “grandi e medie imprese “, a riservare le maggiori attenzioni ai clienti più importanti, accordando agli altri, i piccoli, una stentata attenzione, o riservando loro addirittura una assoluta indifferenza.
L’importanza di rafforzare il sostegno creditizio ai piccoli artigiani “da qualche tempo a questa parte abbandonati a se stessi, con la inevitabile conseguenza dell’assunzione di un ruolo sempre più marginale” è, invece, proprio il quid della trattazione del nostro autore. Così, attraverso un’attenta e meticolosa disamina dei fatti che hanno formato la storia della Cassa rurale ed artigiana SS. Redentore di Pace del Mela, Giovanni Pagano apre uno squarcio su una realtà del nostro entroterra: l’esistenza di imprese artigiane “le quali non sono sclerotizzate, conservano capacità imprenditoriali autentiche, sono agili, sensibili al mercato, pronte, se necessario, a cambiar rotta. In altri termini, vivono e non vegetano. Sulla loro collaborazione occorre contare per riossigenare il tessuto industriale della Zona”. Ed è questa la ragione per cui vanno potenziati i mezzi atti a sostenere questa forza economica in pectore. È necessario ossigenare e dare fiducia a quelle piccole attività attualmente asfittiche, la cui crisi o scomparsa non appare a coloro che contano così eclatante e coinvolgente come, per contro, vengono considerate le difficoltà delle grandi imprese, con conseguente approntamento, ove occorra, di rimedi ed interventi. È questo lo scopo della creazione di una banca locale che, proprio perché inserita all’interno di una struttura può, meglio di altri, riuscire ad individuarne i reali bisogni e focalizzare le effettive esigenze, “creando un meccanismo che ne agevolasse lo sviluppo, la promotion e l’esportazione”. Ma per fare ciò è indispensabile operare in un regime di assoluta trasparenza che, lungi dal sottostare agli interessi dei singoli, possa essere garanzia di recepimento e somatizzazione di quelle problematiche che, se è vero che hanno sin qui ostacolato il concreto sviluppo della realtà economica artigianale, potrebbero tuttavia, se validamente affrontate, costituire le premesse per uno scenario di operatività anche più ampio.
L’individuazione e la divulgazione di quegli elementi negativi che hanno inficiato nella sua stessa essenza la funzione per cui, nel 1972, la Cassa rurale ed artigiana SS. Redentore di Pace del Mela fu creata, inibendone il compito primario, costituisce l’obiettivo del lavoro di Giovanni Pagano, insieme alla diffusione del messaggio di speranza, incisivo seppur sottinteso, che la concreta e definitiva attuazione di un meccanismo creato dagli artigiani per gli artigiani possa valorizzarne pienamente le figure ed il ruolo professionale e sociale.

Filippo Briguglio

Recensioni

La Cassa Rurale ed Artigiana “SS. Redentore” di Pace del Mela a Padroni, Soci e Reietti…

di Giovanni Pagano e Maurizio Cotilli
Edizioni Parentesi, Messina 1990

€ 5,16 iva compresa

Recensione:

Un libro senza precedenti. Una storia raccontata in cifre, quella di Giovanni Pagano e Maurizio Cotilli, i due autori di ‘La cassa rurale ed artigiana SS. Redentore di Pace del Mela”, con un sottofondo che mo­stra subito una sua animazione. Entrambi, con giustificata fretta, si fanno carico di presentare all’attenzione del lettore un’analisi improntata sulle vicissitudini della Cassa non mancando, però, all’esigenza di rappresentare nella successione dei fatti le alterne vicende che hanno caratterizzato l’iniziativa rivolta alla gente locale, sorta per la intuizione dello stesso Pagano, in linea ed in stretta connessione con la laboriosità e il senso dell’investimento legato al principio del risparmio come produttività. Il testo, pur con qualche punta polemica, non manca di quel necessario rigore scientifico che si riscontra in apertura del lavoro, ai primi due capitoli. In essi, in maniera piana ed efficace, sono riportati i cenni storici, l’origine e fondamento, l’articolazione territoriale delle casse rurali ed artigiane; una premessa necessaria per meglio comprendere l’essenza che emerge dai contenuti. Non a caso è stata data dagli autori questa struttura atta a favorire la lettura e soprattutto entrare all’interno degli avvenimenti che conducono al sotto titolo: “Padroni, soci e reietti…” Si capisce, allora, come i concetti guida, a cui si ispirano le casse rurali ed artigiane, se da un lato soccorrono quella fascia di soggetti economicamente deboli impegnati in direzione del risparmio produttivo, dall’altro non sempre aiutano specie al Sud, in una realtà insulare stratificata, a capire il vero senso della cooperazione come fenomeno sociale. Pagano e Cotilli, spiegano al buon intenditore la storia della cassa, dalle origini ad oggi, in cui le azioni giudiziarie da poco conclusesi sollecitano il nuovo assetto dei soci. “Intelligenti pauca” viene assunta come espressione latina d’obbligo a chiusura delle centotrentatre pagine scritte con mano certa e con la lucidità di chi ha sperato, come Giovanni Pagano, che la verità affiorasse. E’ arrivata dopo nove anni. Dalla lettura attenta del libro si capisce il suo perché, la sua ragione che, dopo tutto, costituisce la ragione della verità.

M.C.

“Parentesi” n.12 Anno  Feb./Mar. 1990

 

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